Un forte dolore alla schiena, contratture muscolari, formicolii alle braccia o alle gambe e una grande difficoltà a fare qualunque movimento della schiena. A molte di noi è capitato e ci si è viste costrette a letto, bloccate da un busto o impossibilitate a svolgere le normali attività quotidiane. Si tratta di una patologia acuta molto diffusa che diagnostica il medico competente e ha un nome ben preciso: discopatia.
Le discopatie sono alterazioni dello spessore o della posizione dei dischi intervertebrali, piccole strutture circolari poste tra una vertebra e l’altra che hanno il compito di ammortizzare e distribuire la sollecitazione derivante dai movimenti del corpo.
Tali alterazioni possono essere dovute a diverse cause, sempre più spesso però non derivano da eventi accidentali, ma da comportamenti errati come la sedentarietà oppure dal normale processo di invecchiamento. In particolare si distinguono due discopatie: la protrusione discale e l’ernia del disco. Vediamo come distinguerle e come possiamo evitarle o supportare la guarigione attraverso un Corretto Stile di Vita con la collaborazione di Federico Puglia, osteopata e fisioterapista presso i centri dell’Emilia Romagna.
Differenze tra protrusione discale e ernia del disco
I dischi intervertebrali sono una struttura anatomica situata tra le vertebre che ammortizza e distribuisce il carico del peso esercitato dai movimenti della colonna vertebrale. Sono formati da due parti distinte:
- il nucleo polposo al centro, una sostanza gelatinosa composta per oltre l’88% da acqua
- l’anello fibroso esterno caratterizzato da strutture fibro-cartilaginee disposte in strati concentrici attorno al nucleo polposo
A seconda di quale di queste due parti è coinvolta si può distinguere tra protrusione ed ernia del disco.
La protrusione è la discopatia più comune e si caratterizza per una fuoriuscita del disco dal suo spazio naturale fino al contatto con le vicine radici nervose. Ciò accade quando il disco nel tempo si disidrata e perde spessore. Tra le protrusioni più diffuse ci sono quelle che coinvolgono le vertebre lombari, in cui il dolore si irradia lungo il nervo sciatico (nella parte posteriore della gamba), oppure lungo il nervo crurale (nella parte anteriore e l’inguine).
Una volta accertata la diagnosi si interviene in un primo momento eliminando il dolore e l’infiammazione attraverso l’assunzione di farmaci antidolorifici, antinfiammatori e miorilassanti. In questa fase l’intervento di una figura come quella dell’osteopata e del fisioterapista può essere molto d’aiuto, ma nulla può sostituire un percorso di più lungo periodo che comprenda il Movimento Fisico Regolare e Adeguato, fondamentale per evitare ricadute e rinforzare la muscolatura.
In caso di ernia del disco si ha invece la rottura del disco stesso con la fuoriuscita del nucleo polposo dalla sua sede e una compressione delle radici nervose che causa dolore e infiammazione. Il trattamento dell’ernia del disco dipende dalla situazione: nella maggior parte dei casi non occorre alcun intervento chirurgico, ma è sufficiente procedere come con una protrusione: terapia farmacologica, trattamenti manipolativi e Movimento Fisico Regolare e Corretto.
Ernie e protrusioni discali sono la conseguenza di uno Stile di Vita scorretto?
Numerosi studi hanno evidenziato che è possibile riscontrare la presenza di protrusioni ed ernie anche in persone che non presentano dolore: questo può farci pensare che siano di fatto parte del normale processo di invecchiamento del corpo. D’altra parte è anche vero che è possibile agire sulla Longevità per vivere una vita più sana e più a lungo.
Vuoi approfondire? Leggi il nostro articolo: Qual è la medicina che ti allunga la vita
Moltissime ricerche a livello mondiale provano che al contrario il dolore associato a tali normali processi di invecchiamento sono da attribuire a scorrette abitudini di vita, come inattività fisica, scarsa qualità del riposo, posture scorrette mantenute per molto tempo. Va considerato che la lombalgia, il sintomo doloroso associato spesso a protrusioni ed ernie, ma non solo, colpisce l’84% della popolazione adulta, limitando le attività, aumentando l’assenza dal lavoro e il costo sociale ed economico: è quindi urgente una nuova consapevolezza delle cause e delle possibili soluzioni.
Ernie e Movimento Fisico: quanto, come e perché
A causa dell’elevato carico e dello sforzo ripetitivo nelle attività quotidiane e sportive, la parte bassa della schiena è così soggetta a lesioni acute e menomazioni permanenti. D’altro canto, le cellule del disco e le strutture ossee devono essere esposte a carichi meccanici per avere un impatto positivo sulle strutture e sull’ambiente biochimico affinché siamo in grado di muoverci in modo agevole.
È pertanto importante, superata la fase acuta, fare Movimento Fisico in modo Regolare e Adeguato. Ancora meglio se svolto in scarico di peso, per non sottoporre la colonna vertebrale a sollecitazioni eccessive, e a temperatura funzionale: in una parola nel Lettino Termoattivo.
Perché diciamo questo? Se da una parte ce lo suggerisce l’esperienza di ogni giorno (una temperatura funzionale aiuta a diminuire la sensazione del dolore), dall’altra abbiamo dalla nostra parte studi scientifici a supporto.
In uno studio del 2018 (Effects of supplemental heat therapy in multimodal treated chronic low back pain patients on strength and flexibility – Freiwald, Hoppe, Beermann, Krajewski, Baumgart) è stato evidenziato come “la termoterapia applicata ai dolori lombari cronici induca vasodilatazione, una migliore circolazione sanguigna e un aumento del metabolismo nel tessuto trattato, portando a un migliore apporto di ossigeno e nutrienti, determinando una riduzione delle concentrazioni sieriche di mediatori che inducono il dolore, sostanze infiammatorie e neutralizzazione dell’ambiente acido. Questi meccanismi conducono molto probabilmente a un aumento dell’attivazione e della forza muscolare, che a sua volta stimola ulteriormente la mobilità quotidiana. La normalizzazione del metabolismo nei tessuti associati è stata inoltre associata a una stabilizzazione delle articolazioni, nonché a punteggi di dolore ridotti e disabilità funzionale.”
Inoltre il Movimento Fisico stesso, associato alla termoterapia e svolto in maniera Regolare, migliora il flusso sanguigno, i processi di guarigione e riduce il mal di schiena. Questo flusso sanguigno migliorato, come abbiamo visto, può portare a un metabolismo migliorato, a metaboliti infiammatori localmente ridotti e infine a una maggiore capacità di reclutare fibre muscolari in un potenziale circolo virtuoso.
Per cui avere un’ernia o una protrusione discale non preclude assolutamente la possibilità di fare Movimento Fisico; al contrario mantenere uno Stile di Vita Sano e Attivo favorisce la diminuzione del dolore e previene moltissime altre problematiche (cardiovascolari, tumorali, osteoporosi, depressione ecc..)
L’importante è svolgere Movimento Fisico in modo Corretto e Adeguato al tuo corpo. In questo senso il ruolo della tua Assistente Dedicata Figurella è fondamentale.
- Ti aiuta a fare i Giusti Movimenti in scarico di peso, senza sovraccaricare le articolazioni nel modo corretto e più efficace.
- La temperatura all’interno del Lettino è di 36,8°C. Questa temperatura funzionale ha un effetto antidolorifico che permette una maggiore mobilità e flessibilità dei muscoli della schiena.
- Il supporto dei nostri medici e osteopati alla tua Assistente permette di calibrare e adattare i Movimenti eseguiti nelle sessioni alla tua patologia, affinché non solo possano essere eseguiti in assoluta tranquillità, ma permettano di creare quel mix efficace di attività aerobica e anaerobica essenziale per la Salute e per migliorare la qualità della vita di ogni giorno.
Ernie, artrosi e dolore: la testimonianza di Gina
Per molti di noi la presenza di un’ernia, o di una protrusione, è fonte di ansia e timore, perché ci fa pensare ad una sentenza che stravolgerà il nostro quotidiano e che potenzialmente potrebbe ridurre la nostra indipendenza e mobilità. Gina è arrivata nel Centro Figurella di Grosseto un po’ così, demotivata e piena di dubbi.
“Avevo dei forti dolori, soprattutto alle ginocchia, e diverse ernie. Ogni volta che facevo una visita il medico mi diceva “Deve perdere peso!” In Figurella ho fatto una visita con l’osteopata e ora svolgo sessioni di Movimenti specifiche. Certo è un programma forse un po’ più soft rispetto a quello di altre persone che non hanno questi problemi, ma io ho veramente tante ernie, dalle vertebre cervicali fino in fondo alla schiena. Ora che ho perso peso, le ginocchia e la schiena sono meno sottoposte a carichi e ho rinforzato la muscolatura.
Figurella per me ormai è un’abitudine. La costanza è fondamentale, anche quando la voglia non c’è. Certo, in una palestra normale io non potrei andare. Perché? Perché prima di tutto non farei i Movimenti Giusti nel Lettino Termoattivo. Quando d’inverno esco dal lavoro, dopo sei o sette ore seduta alla scrivania, con l’umidità, arrivo al Centro Figurella piena di dolori. Già stare nel Lettino Termoattivo mi porta beneficio.”
Gina è rinata. Dopo anni di dolori costanti oggi sa che i suoi trattamenti sono la strada per stare davvero bene e tornare ad essere attiva come e più di prima. È un regalo che sua figlia, Assistente Figurella, le ha fatto: le ha permesso di conoscere uno Stile di Vita che le ha fornito una vera soluzione, non solo delle raccomandazioni. Vuoi sapere di più della sua esperienza? Guarda il video e leggi la sua testimonianza
Sì, si può fare Movimento Fisico in presenza di un’ernia. Anzi, è necessario! Vuoi provarci? Parlane con l’Assistente Figurella nel Centro più vicino a casa tua.