Per chi non ha mai tempo, quello delle vacanze è un tempo fuori dal tempo, in cui finalmente dedicarsi alla lettura di un buon libro. Per chi il tempo ce l’ha può essere l’occasione di dedicarsi a letture diverse o approfondire alcuni argomenti. Così abbiamo pensato di suggerirti 3 libri davvero interessanti sulla cultura della longevità, tra scoperte scientifiche, ricerca e Prevenzione, da mettere in valigia.
Cosa significa “longevità” e come si fa a vivere a lungo?
Meno di un secolo fa, in Italia si contavano solo 50 centenari, oggi ce ne sono 17mila, e siamo il secondo Paese più vecchio del mondo. Se le conoscenze mediche permettono a sempre più persone di vivere a lungo, la vera sfida è arrivarci in Salute.
La ricerca scientifica dimostra che alcuni dei parametri più strettamente correlati alla longevità dipendono da Corretti Stili di Vita, buone abitudini alimentari e Movimento Fisico, a fronte di un ruolo marginale giocato dalla genetica che incide solo per il 20-25%. Per vivere sani e a lungo dunque è necessario fare Prevenzione, primaria e secondaria, a partire dal Movimento Fisico.
Quando si parla di Prevenzione vengono in mente esami, screening periodici e buone abitudini come non fumare, non bere, non essere sovrappeso. Le campagne per la Salute pubblica hanno negli anni reso i cittadini informati e coscienti di come prendersi cura di sé stessi, ma paradossalmente ci hanno convinto che non mettendo in pratica comportamenti dannosi, i cosiddetti fattori di rischio, e tenendo monitorata la nostra Salute, stessimo facendo già tutto il possibile per evitare le patologie più pericolose. Peccato che la Salute non sia solo uno stato di assenza dalla malattia.
La Prevenzione si divide in tre momenti, in base a quando si agisce, ovvero prima, durante o dopo l’insorgenza di una malattia. Prevenzione sono screening periodici, assumere i medicinali che ci sono stati prescritti, andare dal medico alle prime avvisaglie e non sottovalutarle, fare le vaccinazioni consigliate – solo per citare gli esempi più diffusi. Ci sentiamo diligenti se facciamo gli esami e prendiamo le pillole che ci prescrivono per curarci, sappiamo che dobbiamo mangiare bene, seguire la dieta mediterranea, limitare la carne rossa e mangiare tanta verdura. In quanti direbbero però che Prevenzione è fare anche Regolare e Corretto Movimento Fisico, mantenere una vita sociale regolare, dormire bene, coltivare interessi? Nessuno, eppure gli effetti di quello che ancora oggi consideriamo “un di più” sono molto più dirompenti per la nostra qualità della vita, sul nostro Benessere fisico e mentale, e anche sulla nostra Salute, di quello che pensiamo.
È normale, il concetto stesso di qualità della vita è piuttosto nuovo nella storia umana: per millenni l’obiettivo è stato sopravvivere, ma oggi la speranza di vita media in Italia (dati Istat 2022) è di 80,5 anni per gli uomini e di84,8 anni per le Donne. Questo è il prodotto di un miglioramento della nostra qualità della vita e della medicina, che ha fatto passi avanti da gigante ed è in grado di curare malattie un tempo letali, di intervenire bene e prontamente. Oggi sappiamo di dover stareattenti e che cosa non fare per ridurre il rischio di contrarre il cancro, di farci venire un infarto o un ictus. La medicina può dirci come non ammalarci e può curarci, ma non è la medicina che ci può aiutare a vivere una vita che valga la pena di essere vissuta il più a lungo possibile. Quello è compito nostro. La nostra longevità, ossia il nostro futuro, si costruisce ogni giorno, sin dall’infanzia: è uno Stile di Vita. La cultura della Salute è qualcosa che si costruisce a scuola, in famiglia, grazie ai medici di base, alle campagne di sensibilizzazione, per cui serve tempo ma anche coscienza. Se la sanità – nel nostro Paese – è un diritto, la Salute è un dovere dei singoli, ma c’è ancora molta confusione su cosa possiamo e dobbiamo fare per conquistarcela. Fare, e non solo NON fare.
Il Movimento Fisico allunga la vita
Oggi le più importanti cause di morte (oltre il 60% del totale) nei paesi industrializzati occidentali sono le malattie cardiovascolari e cerebrovascolari e le neoplasie. Lo spiegano bene gli autori della ricerca “L’attività fisica aumenta l’aspettativa di vita? Una rassegna della letteratura”, (C.D.Reimers, G.Knapp, K.Reimers): sono tutte cause che si riducono con Movimento Fisico Regolare come il rischio di tumore al colon, seno, e forse il cancro endometriale, polmonare e pancreatico. E il Movimento Fisico contribuisce alla diminuzione dal 20% al 35% dei rischi di morte, mentre l’inattività fisica all’inverso rappresenta anche un importante fattore di rischio indipendente per la mortalità che rappresenta fino al 10% di tutti i decessi nella regione europea, come scrivono gli autori nella pubblicazione basata sui risultati di 13 diversi ricerche.
Tutti gli studi hanno riportato un’aspettativa di vita più elevata nei soggetti fisicamente attivi, che va da 0,43 a 6,9 anni aggiuntivi (media ± una deviazione standard, uomini: 2,9 ± 1,3 anni, donne: 3,9 ± 1,8 anni). Undici studi hanno considerato fattori confondenti che potrebbero influenzare l’aspettativa di vita, come l’indice di massa corporea, la pressione sanguigna, il diabete mellito, la dislipidemia, le malattie cardiovascolari e polmonari, il cancro, il fumo o il consumo di alcool: l’aspettativa di vita aggiuntiva nelle persone fisicamente attive rispetto alle persone inattive in questi studi variava tra 0,43 e 4,21 anni (2,7 ± 1,1 anni). Praticamente fare Movimento Fisico allunga la vita.
3 libri sulla Longevità tra scoperte scientifiche, ricerca e Prevenzione
Longevità. Perché invecchiamo e perché non dobbiamo farlo
David A. Sinclair (Autore), Camillo Ricordi (a cura di), Matthew D. LaPlante Anna Maria Greci (Traduttore)
Chi ha detto che l’invecchiamento sia inevitabile? Beh, tutti, è naturale. Così ci è sempre stato detto. Ma è vero? “In questa opera Sinclair ci fa capire che l’invecchiamento non è scritto nel codice della creazione e che solo la curiosità, la lucidità e l’intelligenza antiparadigmatica umana ci potranno rendere degni del dono della vita. Sinclair ci travolge in un viaggio che parte dai riferimenti storici delle tappe più critiche delle ricerche su invecchiamento e longevità, arrivando al presente, per poi spingersi ai confini della scienza, facendoci scoprire quello che fino a pochi anni fa sarebbe stato considerato un’ipotesi eretica, fantascienza, ma che ora potrebbe catapultare il dogma dell’inevitabilità dell’invecchiamento.
Le scoperte e le ricerche di Sinclair sui fattori che hanno permesso di raddoppiare l’aspettativa di vita in modelli sperimentali, decifrando i segreti delle “meduse immortali”, delle balene bicentenarie, e introducendo la “teoria dell’informazione dell’invecchiamento”, che spiega come l’invecchiamento sia una perdita di “informazione della giovinezza”, dove il “rumore” epigenetico introdotto da fattori di rischio riduce progressivamente la nostra aspettativa di vita sana.
Una volta si diceva che era il nostro patrimonio genetico a determinare l’aspettativa di vita … ora si pensa che forse contribuisca al 15%, mentre l’85% è determinato da fattori epigenetici. Si può però resettare l’epigenoma e rallentare l’orologio dell’invecchiamento o farlo tornare indietro di decadi, grazie a un’armata di molecole scoperte e in via di sviluppo, da polifenoli, attivatori delle sirtuine, pterostilbene, politadine, lactoferrina, fisetina e senolitici, per nominarne qualcuna. (…)
Negli USA, la longevità è diminuita negli ultimi 3 anni, e per la prima volta i bambini nati oggi potrebbero vivere meno dei loro genitori. Il 90% della popolazione sopra i 65 anni è affetto da almeno una patologia cronica degenerativa, con il 75% affetto da due comorbilità. È ormai evidente che queste comorbilità insieme all’età avanzata sono fattori di rischio critici anche per lo sviluppo delle complicanze più temibili delle infezioni virali, come Covid-19.
L’infiammazione cronica indotta dalla dieta sta emergendo come fattore significativo che può influenzare l’incidenza e la progressione di molte condizioni degenerative, tra cui obesità, diabete, malattie cardiovascolari, malattie osteo-articolari, malattie neurodegenerative, malattie autoimmuni e cancro, solo per citarne alcune.” (dalla prefazione di Camillo Ricordi)
Il Codice della longevità sana: per tornare biologicamente giovani
Camillo Ricordi
Prevenzione a attenzione alla propria Salute attraverso una Sana Alimentazione e il Movimento Fisico Regolare sono alla base del Metodo Figurella e abbiamo sempre sostenuto che fossero anche la chiave di volta di una vita lunga e in Salute. Sempre più ricerche ed evidenze scientifiche ci danno ragione.
Oggi, all’università di Miami dove Camillo Ricordi, autore di questo libro, dirige il più importante centro mondiale di ricerca sul diabete, il programma che non solo previene l’invecchiamento, ma promette il ringiovanimento biologico, è una realtà. Far tornare indietro il tempo non è più un’ipotesi fantascientifica, ma un obiettivo realistico. Non invecchiare è possibile, e dipende da noi.
Il Codice della longevità sana è un insieme di regole che, se seguite con un po’ di disciplina, salvaguardano il nostro corpo dai danni dell’invecchiamento cellulare, dalle infiammazioni e dalle debolezze immunitarie.
Il libro tratta in modo approfondito i meccanismi dell’invecchiamento, per spiegare al lettore come Camillo Ricordi, insieme ai suoi colleghi ricercatori sparsi in tutto il mondo, sia arrivato a formulare la ricetta della longevità sana. Un programma di vita riassumibile in tre parole: Alimentazione, Movimento, integratori. Non è niente di impossibile, si tratta solo di adottarlo con la fiducia dovuta alla scienza, di cui Ricordi è illustre esponente. Perché oggi, come il libro ci avverte, siamo noi gli artefici della nostra prolungata giovinezza.
Prevenzione è rivoluzione. Per vivere meglio e più a lungo
Silvio Garattini
Non è mai troppo tardi per costruire buone abitudini e aumentare le possibilità di una vita lunga e sana. Cosa vuol dire Prevenzione? Vivere più a lungo e liberi da malattie, innanzitutto. Ma non solo. Prevenzione è lotta alle disuguaglianze, a cominciare da quelle economiche. Prevenzione è cura dell’ambiente, contrasto alla perdita di biodiversità, all’inquinamento, agli allevamenti intensivi. È educazione, scolastica e universitaria. È risparmio per il sistema sanitario nazionale, in favore di maggiori risorse per una Salute accessibile e gratuita per tutti. Potremmo rendere possibile tutto questo, a patto di una vera e propria rivoluzione culturale, ormai indispensabile per il pianeta e per la popolazione umana. È questa la sfida di Silvio Garattini che, con la lucidità che lo contraddistingue, invita i singoli e le istituzioni a impegnarsi per un futuro più sano e più giusto.
Non dimenticare di chiedere la tua copia di Enjoy Living da portare con te in vacanza!