Un percorso verso uno Stile di Vita sano comincia spesso a propria insaputa, cercando di perdere qualche chilo. Poi, se incontri le persone giuste, puoi raggiungere risultati inaspettati che vanno oltre l’estetica e puntano ad una lunga vita in salute. A questo scopo in Figurella abbiamo deciso di istituire i mesi dello Stile di Vita, due mesi dedicati alla salute delle donne e alla consapevolezza di uno Stile di Vita sano come strada da percorrere e obiettivo.
Nelle prossime settimane quindi cercheremo di dare qualche risposta, di approfondire tematiche sulla salute della donna. Le tue Assistenti saranno sempre a tua disposizione, troverai interessanti approfondimenti su Enjoy Living e nel nostro blog potrai leggere interessanti articoli scritti con la collaborazione dei medici che collaborano con Figurella su alcuni dei temi caldi degli ultimi anni. Seguici anche sui social per restare aggiornata e trovare nuove soluzioni, idee e trucchi per migliorare il tuo Stile di Vita.
La salute delle donne: perché serve un approccio diverso
Essere in buona salute cosa significa? E sentirsi in buona salute? Secondo l’Istat “per quanto riguarda le diverse classi d’età, per le persone tra i 16 e i 44 anni, nel 2018 l’86,3 % delle donne dell’Ue e l’88,3 % degli uomini si considera in buona salute. Questa percentuale scende al 64,5 % delle donne e al 67,3 % degli uomini per chi ha dai 45 ai 64 anni, mentre per quelli che hanno 65 anni e più invece arriva rispettivamente al 36,5 % e al 43,1 %. In quasi tutti gli Stati membri, è più ampia la quota degli uomini che hanno la percezione di essere in buona salute rispetto a quella delle donne e la differenza aumenta con l’aumentare dell’età. (…) Nell’Ue, Tumori, malattie cardiocircolatorie (ad esempio, l’infarto) e malattie cerebrovascolari (ad esempio, l’ictus) sono le tre cause di morte più comuni sia per le donne sia per gli uomini.”
Inoltre uomini e donne quindi soffrono delle stesse patologie, sebbene in percentuali diverse, con sintomi differenti e si ammalano anche in modo differente, perciò vanno curati e trattati farmacologicamente in modo diverso, questo è quanto ha sostenuto la dott.ssa Giovannella Baggio, docente di Medicina di Genere a Padova, in un suo intervento al Festival dell’Economia di Trento del 2017. Una donna con diabete ha 3 volte più possibilità di avere un infarto rispetto ad un uomo e i sintomi spesso sono silenti e atipici. La mortalità per fumo è aumentata nella donna negli ultimi 35 anni del 600%. Ancora, la donna a 65 anni ha un rischio doppio di sviluppare demenza senile, tanto che negli Usa i 2/3 degli anziani con demenza sono donne. Anche il cancro del colon ha maggiore incidenza nella donna. Ci sono poi patologie tipiche solo delle donne o più studiate e diagnosticate nelle donne, come l’osteoporosi.
Nonostante gli enormi passi avanti compiuti ancora oggi la donna è meno trattata per le stesse patologie o trattata senza una differenziazione rispetto all’uomo. Solo la consapevolezza delle donne sul valore della propria salute può portare ad un approccio differenziato e adeguato al corpo della donna. Un approccio che è anche alla base del Metodo Figurella.
Il primo e più importante step, quello che viene identificato come Prevenzione Primaria e consiste nell’adottare un corretto Stile di Vita, che, in base alle osservazioni in più di 40 anni di Figurella, sappiamo con certezza è in grado di contrastare, prevenire e a volte curare, molte delle patologie che sono sempre più frequenti nella popolazione femminile.
Quali sono le problematiche di salute che preoccupano i medici consulenti dei Centri Figurella?
Lo abbiamo chiesto proprio a loro, che ogni giorno hanno a che fare con donne di ogni età che vogliono intraprendere o hanno intrapreso un percorso di consapevolezza sullo Stile di Vita sano. E la loro analisi è davvero molto lucida.
Per prima cosa tutti hanno notato che patologie e disturbi si presentano su soggetti sempre più giovani. “Ciò che salta all’occhio è la cronica mancanza di movimento fisico specifico, ci dice il dott. Ciac, Chinesiologo che offre il servizio di consulenza e supporto posturale ai Centri Figurella, spesso parliamo di macchina umana, ma c’è una fondamentale differenza: se non utilizziamo la macchina questa non si usura, il corpo invece sì e si modifica, proprio perché ha bisogno di movimento (e di movimento corretto e specifico) che tenga in considerazione difficoltà di ognuno. Ad esempio una Signora che lavora 8 ore al giorno al computer non potrà mai mantenere una postura corretta per tutto il tempo, ma la postura non corretta non deve diventare un problema: il corpo deve essere in grado di riuscire a modificare la postura e ritrovare l’equilibrio perso.” Questo è possibile solo se l’apparato muscolo-scheletrico lavora, ed è abituato a farlo con costanza e metodo, in modo corretto.
La dott.ssa Circelli, Medico di Base e Agopunturista direttore sanitario a Figurella Milano Frua e di Figurella Lodi, solleva una questione ancora più preoccupante. Le patologie che si presentano sempre prima nelle donne sono molte, dalla fibromialgia alle patologie osteoarticolari, ma alcune come il diabete e l’ipertensione giovanile, che prima si riscontravano dopo i 50 anni, ora si presentano anche poco dopo i 40. E si parla di più di 3 milioni di donne.
Lo stesso vale per l’osteoporosi, che, come ha osservato negli anni la dott.ssa Bollati, Medico Specializzato in Medicina Termale, esperto in Omeopatia e Agopuntura e Medico di Base direttore sanitario a Figurella Milano Isola Centrale e di Figurella Milano Duomo, è pericolosamente sottovalutata. Nel suo lavoro almeno l’80% delle MOC prescritte presentano anomalie in età sempre inferiori.
Come prevenire, combattere e alleviare patologie e disturbi?
La risposta è unanime in tutto il mondo medico e anche da parte dell’OMS: migliorare il proprio Stile di Vita con un’alimentazione adeguata e movimento fisico. Meno unanime le modalità attraverso le quali è possibile agire sul proprio Stile di Vita.
“Alcune malattie come la sindrome metabolica, le malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro e di malattie neurodegenerative hanno una matrice comune molto forte” ci spiega il dott.Stingi, dottore di ricerca in cancer biology, membro del comitato scientifico della LILT e che collabora con il quotidiano La Repubblica come divulgatore scientifico, smascherando fake news e disinformazione. “Una vita sedentaria, l’accumulo di grasso addominale e un BMI elevato ad esempio alzano il rischio di sviluppare il tumore al seno o al colon e dopo i 50 anni la correlazione è ancora più forte L’adozione di Stili di Vita sani ritardano l’esordio di molte di queste malattie, che sono comunque legate al naturale invecchiamento del corpo. Un’alimentazione sana e varia influenza l’equilibrio ormonale che sta alla base dello sviluppo del tumore al seno. Il movimento fisico d’altro canto agisce sulla produzione di ormoni come estrogeni e testosterone che permettono la costruzione del muscolo e quindi della massa magra a scapito della massa grassa e quindi hanno un’influenza positiva sul sistema cardiovascolare. Insomma, la differenza sta in questi casi nell’utilizzo corretto degli ormoni e nel loro equilibrio fin da giovanissime.”
Molti medici consigliano genericamente dieta ed esercizio fisico. Nessuno è però in grado di dirti quale esercizio fisico fare o, ancora meno, quale sia quello adatto al tuo particolare disturbo, quello più efficace. Oppure trovi migliaia di consigli generici e scontati che rischiano solo di fare più danni che benefici. Lo stesso vale per il regime alimentare, che solitamente viene affrontato come una battaglia da combattere fatta di rinunce e sacrifici, senza alcuna attenzione al piacere o alla qualità.
Ciò che fa più danno alla salute è la ricerca compulsiva di una ricetta magica, veloce e indolore, possibilmente poco faticosa, che rischia solo di illuderci, per poi farci scontrare con la realtà. Sperare nel miracolo non serve, non esiste una soluzione immediata ad un problema che va affrontato con costanza e strategia.
Secondo il Metodo Figurella c’è una sola strada per ottenere una vita lunga e in salute: modificare lo Stile di Vita con un’alimentazione sana e varia, senza sacrifici, ma con consapevolezza e con Movimento Fisico Corretto e specifico, fatto almeno 3 volte a settimana, in scarico di peso. Il tutto accompagnata in ogni momento da un’Assistente dedicata e da un team di consulenti medici esperti.
“Muoversi è come dire mangiare, è fondamentale per la sopravvivenza. Ma “movimento” è un concetto ampio e non specifico, significa fare le scale, andare in bici oppure scalare una montagna. Non basta farlo in senso generico. Spiega Mario Ciac. Come per il cibo, bisogna chiedersi di cosa ho bisogno, cosa devo mangiare, cosa mi fa bene, cosa no, in che cosa non devo eccedere. Il movimento è uguale, una alimentazione sana, bilanciata e personalizzata equivale all’esercizio fisico: un tipo di attività fisica non generica, ma pianificata e strutturata, con un obiettivo».
Se per combattere la sedentarietà, piaga sociale dilagante, il primo messaggio emergenziale lanciato alla popolazione è stato muoversi, per la propria salute serve fare un passo in più. “Il primo passo è portare la gente ad alzarsi dal divano, a fare fatica, a fare scelte meno comode ma più salutari. L’attività fisica fa bene, ma dopo. Durante è normale che non sia così divertente, sia faticosa e persino spiacevole. Il risultato si vede nel tempo, ecco perché è fondamentale continuare”. Ma per continuare bisogna prima di tutto cominciare, ed è un cambiamento, seppur piccolo, per molti rivoluzionario del proprio Stile di Vita.
“Se prima c’era la televisione, oggi ci sono gli Influencer che promuovono questo o quel tipo di esercizio. Ma una corretta attività fisica è una vera e propria medicina, e come le medicine non si può prescrivere la stessa a tutti per tutte le patologie, magari per auto-prescrizione”. Ogni persona, in ogni sua fase della vita, stagione, stato di allenamento, ha bisogno di un programma studiato ad hoc, prosegue Ciac. “Oggi si parla tanto di esercizio funzionale, che non è altro che un esercizio fisico fatto bene, che è appunto funzionale ad un obiettivo. E per raggiungere gli obiettivi ci sono diversi strumenti che possono essere utili per potenziare il risultato, come i pesi ad esempio”. È tutta questione di qualità, non solo di quantità, proprio come per il cibo: può farci male, farci ingrassare o può essere la base per una dieta sana. Ma bisogna investire in un prodotto di ottima qualità, artigianale, a km zero, stagionale, adatto alle nostre esigenze nutrizionali e al nostro stile di vita. L’esercizio fisico è la stessa cosa, può essere benefico e utile così come rischioso e avere controindicazioni. Ma se fatto in modo corretto per ognuno e in modo costante aumenta l’efficienza fisica, migliora la capacità aerobica, il tono e il trofismo muscolare, l’equilibrio, la risposta immunitaria, le capacità metaboliche, l’umore…”
Longevità: vivere bene sì, vivere in salute meglio!
L’elisir di lunga vita, il mito dell’immortalità, il voler vivere per sempre, è stato uno dei sogni della civiltà umana, ha occupato pagine di libri e secoli di studi alchemici. Ma oggi che buona parte della popolazione supera gli 80 anni, siamo il paese più vecchio d’Europa e un quinto della popolazione ha più di 65 anni, più che l’immortalità abbiamo capito che l’obiettivo è un altro: vivere bene, il meglio possibile, e non solo il più a lungo possibile.
“L’attenzione si è spostata dall’allungamento della vita, quindi aggiungere in senso cronologico anni alla nostra esistenza, a dare attenzione alla cosiddetta healthspan, ossia la fascia di anni vissuti in salute”, ci spiega Aureliano Stingi. Governi e organizzazioni internazionali stanno orientando l’attenzione sul come prolungare la propria vita in salute piuttosto che allungarla e basta e la Commissione Europea ad esempio ha istituito un programma chiamato Active and Healthy Aging proprio per promuovere un invecchiamento attivo e in salute.
“Interessarsi di longevità non deve essere un vezzo da miliardari, una paura da chi si avvicina alla fine della vita o una preoccupazione su come vivremo tra gli 80 e i 90 anni. Non è il sogno di combattere la morte, è un concetto che deve interessare tutti, sin da bambini, e su cui costruire il proprio stile di vita”, sottolinea Stingi, facendo notare il cambio di mentalità che sta avvenendo nella medicina ma in generale nel nostro modo di approcciarci alla nostra individualità. Oggi abbiamo più consapevolezza di cosa ci fa stare bene e cosa no, che la vita non è più suddivisa in tre momenti delimitati e impermeabili, fanciullezza, età adulta, vecchiaia, ma di un flusso continuo e fluido che ci rende da un lato più giovani più a lungo, dall’altro deve farci progettare, letteralmente, una terza e una quarta età ugualmente attive, piacevoli e significative. Se i 40 sono i nuovi 30, possiamo anche dire che i 70 sono i nuovi 50, o possono esserlo se si riesce ancora a muoversi, viaggiare, avere una vita sociale, stimolante e carica di soddisfazioni… anche oltre gli 80 anni.
“Uno dei pochi elementi sui quali abbiamo una certezza fondata da centinaia di studi e osservazioni, è che quello che gioca un ruolo è l’esercizio fisico regolare. Su questo abbiamo una solidità di dati impressionante. Qualsiasi tipo di attività fisica che combatte la sedentarietà ha degli effetti positivi sulla salute, praticamente in qualunque campo medico. Dalla demenza ai tumori, l’attività fisica è il trattamento non farmacologico più potente che abbiamo”.
L’attività fisica quindi non è solo la chiave per un fisico giovanile e in forma, ma uno strumento per mantenere la propria qualità della vita, fisica e mentale. “Tutti sappiamo che lo sport ha come effetto di ridurre lo stress o rilassarci, ma oggi vediamo degli studi clinici che indicano che l’attività fisica può essere è prescritta contro le depressioni o altri disagi mentali, che potrebbe sostituire o affiancare approcci farmacologici per disturbi impensabili un tempo”. Come prevenzione e come cura, come metodo per sentirsi meglio e stare meglio nel tempo, l’attività fisica così come il condurre comportamenti sani a tavola e nella vita è la chiave, l’elisir che forse abbiamo cercato per secoli. “La longevità è uno stile di vita – conclude Stingi – Andrebbe gestita come gestiamo le nostre finanze. Con consapevolezza e pianificazione, per tutta la vita”.
Hai voglia di iniziare un percorso di salute che vada oltre l’estetica e punti soprattutto alla qualità di una lunga vita? Continua a seguirci. Nei prossimi due mesi affronteremo molte tematiche legate alla salute delle donne, porteremo dati e testimonianze di donne come te che hanno ritrovato serenità, forza, energia e salute.
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