I prodotti a vita breve sono stati, in passato, un’impostazione alla base di molte aziende che hanno promosso aggiornamenti frequenti e tecnologie all’avanguardia “assolutamente imperdibili” di mix miracolosi creati per durare appositamente poco. L’usa e getta e l’obsolescenza programmata hanno nutrito l’economia degli ultimi decenni, ma hanno anche distrutto il pianeta e ora mettono in pericolo l’intero genere umano.
Mentre nessuno aggiusta più nulla e tutti buttano via quintali di imballaggi, abbiamo applicato lo stesso approccio anche alla nostra salute, pensandola come fosse l’ultimo telefonino. Il problema è che tutto il denaro del mondo non potrà mai comprare un corpo nuovo, e aggiustarlo non è sempre possibile. Oggi il mondo industriale ha capito che cogliere l’opportunità di prolungare le vite dei prodotti, progettandoli, producendoli, consumandoli e trasformandoli poi in una nuova risorsa, è una scelta per la sopravvivenza del Pianeta.
Non sprecare e riciclare è importante, ma è l’intero sistema che va ripensato, non solo nella fase finale di vita di un prodotto. Dall’usa e getta si è tornati a disegnare prodotti fatti di materiali, componenti e usi con una vita estesa, di lunga durata, riparabili e poi ricondizionabili in una nuova forma, fino a diventare nuova materia prima. È un intero sistema da riformare, e oggi il concetto di circolarità entra nella nostra vita quotidiana a 360°.
Curare è tardi, bisogna prevenire
Abbiamo trattato l’ambiente e le risorse naturali pensando che fossero infiniti, gratuiti e di nessuno – proprio come pensiamo ancora oggi, quando siamo giovani, al nostro corpo. In assenza di patologie gravi, da giovani e fino alle prime rughe la salute viene vissuta come una condizione di normalità, una specie di diritto acquisito, e una risorsa da consumare fino all’avvento della vecchiaia. Tanto… sono ancora giovane no? Ci penserò poi.
La parabola della vita è come una storia già scritta con un unico finale, peccato che oramai si vive sempre più a lungo, la terza età si è spostata in avanti di almeno una decina d’anni, e la qualità della vita oltre i 60 anni è diventata un’esigenza personale, oltre che sociale ed economica. La salute non è più considerata quindi come lo scopo dell’esistenza, una fortuna o un obiettivo, bensì come una risorsa quotidiana necessaria a fare altro: i 50 sono i nuovi 40 e si campa fino ad oltre gli 80, ma per avere una vita attiva, piena e felice a lungo (essere quindi sani) bisogna pensarci prima.
Prevenzione Primaria: di cosa si tratta?
Prendersi cura della propria salute non significa curare patologie più o meno gravi, quanto piuttosto, nei limiti del possibile, intervenire ancora prima di ammalarsi e di necessitare delle terapie. Si parla di tre livelli di prevenzione proprio per distinguere fra il contrasto delle complicanze, di cronicità e recidive, dalla prevenzione da attuarsi con screening ed esami periodici, fino alla prevenzione cosiddetta primaria – che dovrebbe essere quella principale e insostituibile, ma che invece viene troppo spesso sottovalutata.
La prevenzione primaria è un insieme di azioni sane e virtuose che evitano o riducono l’insorgere delle malattie, a monte. Non fumare, non bere, non ingrassare, non essere sedentari e non avere comportamenti a rischio sono tutte forme di prevenzione primaria, ma non sono le sole. Oltre ai tanti no che ci dobbiamo imporre in nome della salute, ci sono anche le iniziative che si intraprendono per raggiungere risultati a medio e lungo termine: movimento costante, corretta attività fisica, sana alimentazione.
Promozione della Salute: uno Stile di Vita
Il concetto di prevenzione appare oggi strettamente correlato a quello di promozione della salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità la definisce come il “dare alle persone i mezzi per diventare padroni della propria salute e per migliorarla, raggiungendo uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”. La promozione della salute non si risolve più solo nel settore della sanità, e la salute diventa a tutti gli effetti uno Stile di Vita, determinato anche dal grado di istruzione, dal tipo di occupazione e dall’ambiente in generale che ci circonda.
Le azioni per la prevenzione, quindi, devono puntare a diffondere un’educazione che proponga uno Stile di Vita Sano, prestando maggiore attenzione al benessere generale per gli adulti, gli anziani, ma soprattutto i giovani. Quando si hanno vent’anni è infatti difficile pensare da soli ai se stessi di domani, guardando al di là del tempo e dello spazio di decine di anni, e fare oggi, in nome del benessere futuro, delle scelte quotidiane. Ci vogliono una grande consapevolezza e informazione, per capire quanto queste scelte siano fondamentali, e il ruolo dell’educazione deve essere questo.
Life Skills: prendersi cura di sé e degli altri
Un concetto centrale largamente diffuso nell’ambito della prevenzione e dell’educazione alla salute, specialmente negli interventi pubblici rivolti alle fasce più giovani della popolazione, è quello delle cosiddette “life skills”. Con tale termine, secondo la definizione dell’OMS, si intendono le capacità di condurre relazioni interpersonali, di sapersi assumere le responsabilità legate al proprio ruolo sociale, di saper scegliere e di risolvere le problematiche senza ricorrere a comportamenti che danneggino se stessi e gli altri.
In sostanza, le life skills sono le capacità personali e sociali, richieste ai giovani, e non solo, per rapportarsi con fiducia e in modo competente con se stessi, con i coetanei e con la comunità in generale. Sono valori e sono comportamenti allo stesso tempo, e l’educazione alle life skills rappresenta una promozione della motivazione a prendersi cura, efficacemente, di sé e dell’altro, in tutti gli ambiti della vita. Va oltre la biologia e l’educazione fisica, l’incontro con la dietista e i compiti a casa. È un’educazione allo Stile di Vita, che, come genitori, abbiamo il dovere di trasmettere.
Figurella, da oltre 40 anni, ha fatto propri valori come la salute e il prendersi cura di sé, studiando un Metodo su misura per tutte le Donne, che le accompagnasse nel loro percorso verso uno Stile di Vita Sano. Raggiungere una condizione di equilibrio e benessere può non essere semplice e scontato, per questo nei nostri Centri le Donne vengono seguite passo dopo passo da Assistenti specializzate: la salute non è scontata, è un bene prezioso che va preservato adottando uno Stile di Vita consono, attento, funzionale.